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cultura tri paesologoHo il piacere di porgere pubblicamente gli auguri più sentiti ai lettori di CorriereOfanto.it, la testata locale con la quale collaboro da qualche anno e che mi ha fatto conoscere tanti “penfriends”, gli “amici di penna”, che mi suggeriscono argomenti, mi fanno notare omissioni, mi fanno sentire la loro voce critica, mai scorretta, mi stimolano ad approfondire e a fornire un servizio sempre più di qualità.

La presenza nei paesi del nostro territorio di uno o più giornali locali, siano essi cartacei o online, è molto importante per evidenziare eventi, persone e luoghi che altrimenti cadrebbero nell’oblio qualora non fossero coinvolti in illeciti penali o in disastri naturali.

 

È ormai un dato di fatto che se un avvenimento non viene veicolato dai mezzi di comunicazione spesso è come se non fosse mai esistito. Anche solo da questa osservazione appare evidente la loro rilevanza per una comunità.

 

Nel fornire informazioni il giornale locale non dà solo un aiuto a conoscere meglio la realtà del proprio territorio ma aiuta le persone a riconoscersi come comunità, a mettersi in relazione con altre situazioni, a collocarsi nel mondo con una propria identità. L’attenzione ai “fatti locali” incentiva, inoltre, la lettura che in questo scorcio di secolo non gode buona salute.

 

È per questo che da anni le testate locali di maggiore diffusione hanno creato tra loro una proficua collaborazione perché non esiste competizione tra coloro che “non vendono” notizie ma semplicemente le scoprono, le raccontano più in dettaglio e le offrono in lettura. Impegno civile e interessi culturali spesso sono le uniche motivazioni che spingono i redattori a scrivere.

 

La forza particolare del giornale locale è quella di riuscire a dar voce, a far “esistere” realtà e persone che non trovano spazio sui grandi mezzi di comunicazione. Un servizio essenziale che mette in circolo, dà risalto e in questo modo rafforza la vitalità e l’espressività sociale di un paese. Molte delle interviste pubblicate su CorriereOfanto.it sono oggi raccolte in due pubblicazioni (“L’età senza zavorra - Sette ricette per alleggerire il peso degli anni” e “Sdraiati noi? - Interviste ai giovani del terzo millennio”) che valorizzano la vita di sconosciuti “eroi del quotidiano” che potrebbero dare fior fior di lezioni a qualche cittadino illustre inserito nel “wall of fame” (l’albo d’oro) del paese.

 

Un giornale locale - scrive il giornalista Carlo Arrigoni - non è solo uno strumento di informazione, ma costituisce un puntello forte alla vita della comunità, un aiuto a valorizzare ciò che c’è e uno stimolo ad andare sempre avanti. Magari potranno cambiare ancora le forme dei giornali e le modalità della comunicazione, ma di sicuro non verrà mai meno l’importanza della informazione, anche a livello locale. E per questo è quanto mai opportuno, per non dire necessario, porre le condizioni perché i giornali locali possano continuare a svolgere il loro ruolo, perché si tratta di un servizio prezioso per tutti e senza il quale tutti sarebbero un po’ più poveri, con uno strumento in meno per capire quello che succede e per costruire il proprio futuro”.

 

Auguro al direttore di CorriereOfanto.it, il caro amico Giuseppe Daloiso, un anno colmo di belle notizie, quelle nascoste nelle storie e nelle biografie che normalmente un giornale locale cerca di far risplendere tra la cronaca di furti, roghi di rifiuti e spaccio di stupefacenti. Può anche succedere il miracolo che le belle parole possano irradiare pacebellezza e serenità.

 

La redazione de Il Peperoncino Rosso augura un felice 2024 con una lirica del poeta e paesologo Franco Arminio che proprio per “seminar bellezza” porta i suoi versi in giro, nei paesi più sperduti, e li legge agli illetterati senza microfoni e saloni addobbati a festa.

 

ANTONIETTA D’INTRONO

 

“Abbiamo bisogno di contadini,
di poeti, gente che sa fare il pane,
che ama gli alberi e riconosce il vento.
Più che l’anno della crescita,
ci vorrebbe l’anno dell’attenzione.
Attenzione a chi cade, al sole che nasce
e che muore, ai ragazzi che crescono,
attenzione anche a un semplice lampione,
a un muro scrostato.
Oggi essere rivoluzionari significa togliere
più che aggiungere, rallentare più che accelerare,
significa dare valore al silenzio, alla luce,
alla fragilità, alla dolcezza.”

 

Via:corriereofanto

 

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