BIOGRAFIA DEL REGISTA GIUSEPPE SANSONNA
Giuseppe Sansonna è nato ad Asti il 7/7/1977 da genitori pugliesi e si è laureato al Dams di Torino in Storia e Critica del cinema. Un estratto della sua tesi, dedicata all’opera cinematografica di Carmelo Bene, è stato pubblicato nella raccolta Omaggio a Carmelo Bene, a cura di Edoardo Fadini, Orsa edizioni, Torino 2003.
Giuseppe Sansonna è nato ad Asti il 7/7/1977 da genitori pugliesi e si è laureato al Dams di Torino in Storia e Critica del cinema. Un estratto della sua tesi, dedicata all’opera cinematografica di Carmelo Bene, è stato pubblicato nella raccolta Omaggio a Carmelo Bene, a cura di Edoardo Fadini, Orsa edizioni, Torino 2003.
Nel 2001 ha diretto un cortometraggio in 16 mm dal titolo “La quiete”, protagonista Rino Sudano, esponente di spicco dell’avanguardia teatrale italiana. Il cortometraggio, vincitore del premio dams di Bologna, è stato proiettato al Festival di Torino 2003 in una sezione speciale.
Dal 2001 al 2005 è stato collaboratore della trasmissione di Rai Tre Fuori Orario di Enrico Ghezzi. Nel 2005 è stato parte dello staff organizzativo de “Il vento del cinema”, festival di cinema e filosofia diretto a Procida dallo stesso Enrico Ghezzi.
Dal 2006 collabora con la UISP, ente nazionale per la promozione dello sport sociale, curando la regia di numerosi spot e documentari dell’ente.
Nel 2007 ha realizzato il documentario Frammenti di Nairobi. Il reportage mostra momenti del World Social Forum 2007 e pone in luce le spaventose condizioni di vita degli abitanti di Korogocho, una delle bidonville più fatiscenti della capitale keniana. Il documentario è stato proiettato durante la rassegna “Panafricana” nel dicembre 2007.
Nel maggio 2007 ha organizzato il premio “Lerici città di pace”, ospiti d’onore Dino Risi e Gianni Minà.
Collabora alla scrittura de ”Il mucchio selvaggio”, storia surreale delle tv private, edita da Mondadori nel 2005. Scrive anche articoli tra calcio e cinema per le riviste ”Controcampo”, “Aprile on line” e “Il romanista”
Tra il 2004 e il 2007 dirige due apprezzati documentari biografici: “Si diverta a guardare”, ovvero la storia dell’immigrazione meridionale a Torino raccontata da un truffatore napoletano e “I sopravvissuti del 900”, storia di un ladro e spacciatore partenopeo redentosi in carcere e trasformatosi in mite collezionista di giocattoli antichi. Entrambi i documentari hanno ricevuto una menzione speciale al Festival di Napoli.
Nell’agosto del 2007 ha completato il documentario biografico “A perdifiato”, storia di Michele Lacerenza, originario di Trinitapoli, trombettista scelto da Ennio Morricone per eseguire lo straordinario assolo di “Per un pugno di dollari”. Nel documentario, attraverso la storia di un musicista, si ricostruisce un frammento di storia dell’immaginario musicale italiano. Dal mondo delle bande paesane del sud Italia, al teatro di rivista di Wanda Osiris e Carlo Dapporto allo spaghetti western di Sergio Leone ed epigoni. Il documentario ha aperto in anteprima nazionale il Festival del cinema indipendente di Foggia ed è stato selezionato nella rassegna Italia doc curata da Maurizio Di Rienzo preso la casa del cinema di Roma.