La presenza di un cane nella vita delle persone anziane è sicuramente una terapia psicologica essenziale al loro benessere psicofisico. Molti sono gli studi condotti sui benefici che la pet therapy procura, in particolare a chi soffre di depressione o a coloro che vivono la terza età con gravi problemi di salute. Negli anni ’80, alcuni studiosi avevano preso in esame pazienti depressi di età compresa tra i 45 e gli 84 anni, studiando gli effetti nel vissuto della malattia.
Attraverso questi studi, gli psicologi hanno dimostrato che i pazienti accompagnati da un cane hanno registrato un notevole miglioramento nel comportamento e sono aumentate le loro interazioni con il personale e con gli altri pazienti inseriti nei programmi di ricerca.
Per le persone che sono affette da demenza senile, instaurare un rapporto con un cane o un gatto è abbastanza semplice. La relazione con un animale è di certo meno complessa di quella tra esseri umani. Questo perché il rapporto con gli animali è basato su gesti ed azioni che non hanno nulla a che fare con il linguaggio o la memoria, spesso compromessi dalla malattia. Per chi soffre, ad esempio, del morbo di Alzheimer, si viene a creare la possibilità di interagire con un essere vivente e di essere ricambiato immediatamente con manifestazioni di puro affetto. La pet therapy riduce l’angoscia e l’aggressività dei casi patologici e permette una collaborazione più serena dei pazienti con gli operatori sanitari.
Un ulteriore beneficio della pet therapy per gli anziani malati di Alzheimer deriva dalla capacità di riaprire il flusso dei ricordi, rievocando esperienze pregresse. Una relazione con un animale fa ritornare alla mente momenti di serenità vissuti in passato con le persone ed anche con altri animali.
I medici, le psicologhe e le operatrici socio-sanitarie della Casa di Riposo trinitapolese Domus Lauretana hanno cominciato da più di due anni questo percorso di socializzazione tra anziano e animale, grazie anche all’arrivo di un esserino veramente speciale. Ci sono state in passato altre esperienze con pesci e gatti, ma la cagnolina Birba si è rivelata, sin da subito, la compagna ideale di molti anziani ricoverati nella Domus Lauretana.
Birba ha 15 anni ed è il cane amatissimo di una dipendente della struttura socio-sanitaria trinitapolese. È anziana anche lei ed inoltre, da qualche tempo, il suo veterinario le ha diagnosticato un tumore che riesce, con le cure assidue della sua padrona, a tenere sotto controllo. La cagnolina, infatti, conduce una vita normale tra brevi passeggiate, giochini e le coccole di tutti. Gli anziani, anche quelli con lo sguardo più spento e più triste, si animano quando la vedono e la riempiono di carezze. Desiderano spesso prenderla in braccio e la ricoprono di parole affettuose.
L’anziana cagnetta, saggia e malata, ha fatto un grande regalo ai suoi coetanei della casa di riposo: il sorriso e la gioia di avere accanto l’affetto di un’amica.
Birba guarda con dolcezza tutti i vecchietti e sembra sussurrare loro: “La vita è sempre bella e oggi, per favore, non siate tristi. Ci sono io a mantenervi allegri!”
ANTONIETTA D’INTRONO
Via:Corriereofanto