A distanza di 37 anni, fa sorridere l’amplificazione e addirittura la manipolazione di una notizia che passò da un’agenzia giornalistica italiana ad una straniera e arrivò, come spesso succede, nelle mani di giornalisti a caccia solo di scoop.
Il fatto.
Nel 1985, una trasmissione televisiva della RAI Televisione Italiana illustrava i risultati di una ricerca nazionale sulla diminuzione delle nascite. Trinitapoli risultava essere in forte controtendenza in opposizione alla città di Genova che registrava una netta crescita zero.
Furono intervistati in televisione sia le famiglie di Nicola Scisciolo (nella foto) e di Nicola Giannattasio (padri rispettivamente di 18 e di 7 figli) che il sindaco dell’epoca Arcangelo Sannicandro il quale spiegò che i suoi concittadini consideravano la nascita di più figli non solo una benedizione ma anche la speranza di avere una vecchiaia meno triste e solitaria.
Molti giornali italiani e stranieri ripresero la notizia, arricchendola di spiegazioni e di particolari più o meno fantasiosi, più o meno comici e soprattutto più o meno falsi.
Nell’articolo pubblicato sul Globe di New York, la causa delle nascite pare fosse stata individuata, da un team di dottori, in qualcosa di magico (una polverina?) esistente nell’aria che avvolgeva l’antica città di Trinitapoli.
“L’aria di Trinitapoli”, per le coppie sterili, avrebbe potuto sostituire le più sofisticate cure ormonali o le preghiere ai santi per chiedere la grazia di avere un figlio.
L’autore dell’articolo assicurava che “Birth control pills and even the intrauterine device (IUD) are no match for the magical air that envelops the remote town of Trinitapoli” (Le pillole anticoncezionali e persino i dispositivi intrauterini non si combinano con l’aria magica che avvolge l’antica città di Trinitapoli).
Gli “scienziati”, sempre secondo l’articolista, approfondirono la magia e dichiararono che “We want to find out if the soil or atmosphere contains elements we could identify and exploit” (Noi vogliamo scoprire se il suolo o l’atmosfera contenga elementi che potremmo identificare e sfruttare).
Nessun elemento fu scoperto durante questo periodo di baby boom. Dopo un decennio il paese si è poi allineato alle statistiche nazionali.
Rimane, però, sempre la speranza che qualcosa di magico aleggi nell’aria, un quid per far nascere bambini che possano diventare “fatiatàur” e “buun cristiòn” (lavoratori e brave persone).
Non ci resta che…credere alle magie.
ANTONIETTA D’INTRONO
Via: Corriereofanto