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osservatorio 1Nel pomeriggio di ieri, si è svolta presso la sala consiliare del comune casalino il secondo incontro dell’Osservatorio Economico e Sociale. Il programma delle iniziative è stato voluto fortemente dal Prefetto di Barletta Andria Trani, Rossana Riflesso, che, unitamente ai vertici territoriali delle Forze di Polizia e alle associazioni di categoria, in tutte le città della provincia, ascolterà gli esponenti di associazioni, parrocchie e scuole per conoscere da vicino, vis-à-vis, il territorio sotto il profilo culturale, sociale ed economico, e per individuare le tensioni più gravi emerse in seguito alla pandemia, alla crisi energetica e, in particolare per Trinitapoli, allo scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose.

In apertura, dopo i saluti della commissaria Giuseppina Ferri, il prefetto Riflesso ha introdotto comunicando alcune informazioni preliminari sulla città di Trinitapoli, relative alla diminuzione della popolazione (13.900 abitanti), all’aumento della disoccupazione che raggiunge il 23,24%, all’incremento delle richieste di contributi e di alloggi al comune, alla crescita dei furti in abitazioni e alla presenza di criminalità organizzata ed autoctona, una situazione che contrasta con le potenzialità culturali e turistiche di una città che possiede uno dei più interessanti patrimoni archeologici.

 

Gli interventi che sono seguiti hanno focalizzato diversi aspetti di una comunità che ha bisogno, come più volte ripetuto durante la discussione, di lavorare in rete.

 

Il sindacalista della Cisl di Cerignola, Gerardo Leone, rompendo il consueto ghiaccio iniziale, ha sottolineato la mancanza di centri di accoglienza per i lavoratori agricoli stranieri.

 

I tre parroci presenti, invece, hanno ognuno messo in evidenza le problematiche che quotidianamente affrontano nelle loro parrocchie, ultimi presìdi di speranza. Don Peppino Pavone, accanto all’attività di formazione dei giovani, sempre più vittime delle lusinghe della droga, ha lamentato l’assenza degli adulti dalla vita sociale, religiosa e politica; mentre don Stefano Sarcina ha auspicato maggiori cure e controlli delle periferie, prive di esercizi commerciali per gli anziani, impossibilitati a raggiungere il centro, nonché luoghi privilegiati per traffici illeciti. Don Vito Sardano si è chiesto, dopo 7 anni di intenso lavoro nella sua parrocchia, come mai lo sforzo educativo della famiglia, della scuola e della comunità parrocchiale, debba naufragare nel mare magnum del teppismo e della delinquenza. Bisognerebbe, a suo avviso, raccogliere più dati, renderli pubblici e parlare con gli adulti per il bene della comunità.

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Un appello a decisioni concrete ho lanciato io, quale responsabile del Centro di Lettura Globeglotter, con la proposta, che proviene da più parti, di moltiplicare le insufficienti 9 ore settimanali di frequenza della biblioteca di viale Primo Maggio, a ridosso del quartiere UNRRA CASAS, teatro di recente delle operazioni di sgombero compiute dalle Forze di Polizia. I bambini del quartiere, in prevalenza abitato da agricoltori, avrebbero delle opportunità formative in più di riscatto culturale. La povertà, infatti, è la causa predominante di tutte le tensioni sociali, come anche il salario legato al lavoro nelle campagne del vastissimo territorio trinitapolese. Dagli elenchi anagrafici in agricoltura si apprende che nel 2021 le giornate di lavoro nei campi diminuiscono a 1.777 a fronte delle 1.807 del 2020.

 

Il professor Giulio di Cicco, dirigente scolastico della scuola primaria “Don Milani”, ha parlato invece della povertà educativa e dell’esigenza di raccogliere dati nel territorio al di là degli studi statistici. Per molti bambini non si tratta solo di povertà di mezzi, bensì di povertà “relazionali”. Sono aumentate dopo la pandemia le solitudini e per prevenire problematiche ancora più gravi le docenti lavorano sulla cittadinanza attiva, sulla legalità e sull’affidamento di piccoli spazi da far curare ai bambini con l’intento di responsabilizzarli. Oltre alla cura delle piccole cose, la scuola ha anche allestito un archivio storico di tutta la documentazione scolastica dal 1908 in poi che consente a nonni, genitori e studiosi di ritrovare pezzi della loro vita scolastica e di contestualizzarla in un determinato periodo storico.

 

La dottoressa Michela Di Gennaro, presidente del Consultorio Familiare, ha riferito i dati del centro di ascolto delle famiglie, che evidenziano, con circa 800 consulenze richieste, l’estremo bisogno di ricevere aiuto piscologico. Ha chiesto aiuto per potenziare la conciliazione vita-lavoro dei genitori, al fine di non lasciare troppo soli i figli.

 

Il generale Giacomo Triglione, presente per il “Comitato 10 Febbraio” ma anche come responsabile del Rotary Club, culturalmente molto attivo nel territorio, ha ceduto la parola al giovane Alessio Quaranta, esponente dell’associazione Terrae Aufidae, che ha chiuso la serie degli interventi richiamando l’attenzione sull’inciviltà di chi continua ad inquinare il territorio, abbandonando inerti e rifiuti nelle campagne, un problema che andrebbe risolto attraverso una informazione sempre più incisiva e continua.

 

Il Questore della BAT, Roberto Pellicone, il Comandante provinciale dei Carabinieri, Col. Alessandro Andrei, e il Comandante provinciale della Guardia di Finanza, Magg. Luigi Leuzzi, in conclusione, hanno invitato tutti a rinnovare la fiducia nelle Forze di Polizia che stanno ottenendo in diversi paesi della provincia già ottimi risultati, come a Trani, Trinitapoli e dintorni. Sono stati concordi nel promuovere ulteriori incontri per rafforzare la relazione con la gente e per incoraggiare, eventualmente, le denunce che per il momento sono uguali a zero.

 

L’inattività del precedente Osservatorio della Legalità, costituito a luglio del 2020, ricordata durante l’incontro dal giornalista Gaetano Samele e da don Vito Sardano, aveva molto deluso le aspettative dei cittadini di Trinitapoli.

 

Questo primo confronto avuto con la dott.ssa Rossana Riflesso, Prefetto della BAT, ha lasciato, però, nei presenti la sensazione di avere più vicino lo Stato e di avere un interlocutore autorevole che cammina “accanto” e non “davanti” alla comunità trinitapolese.

 

La Commissione Straordinaria che governa attualmente il Comune ha intanto accolto, con estrema sollecitudine, l’appello di alcune associazioni locali, assicurando l’immediata estensione delle fasce orarie di apertura della Biblioteca comunale.

 

In una nota pervenuta dalla Prefettura di Barletta Andria Trani, dopo l’incontro di Trinitapoli, il Prefetto ha così concluso: “Ogni forma di criminalità impoverisce una comunità e delinquere non conviene a nessuno. I cittadini di Trinitapoli devono per questo avere fiducia nelle Istituzioni dello Stato, nelle Forze di Polizia e nella gestione commissariale che sono a loro completa disposizione, e nella Prefettura, che è al lavoro per iniziative di prevenzione ed educazione alla legalità. Auspichiamo che la nostra vicinanza ed attenzione nei confronti di Trinitapoli possa davvero suscitare uno scatto d’orgoglio da parte di questa comunità”.

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ANTONIETTA D’INTRONO

 

Via: Corriereofanto

 

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