Negli ultimi anni, tra epidemie, guerre, populismi, povertà e disastri naturali, abbiamo la percezione di vivere in un mondo complesso, frammentato e fragilissimo che cerca nella semplificazione e nel conflitto perenne la via di fuga irrazionale dalle proprie paure. Sembra che nessuno si preoccupi più della “casa comune”.
Accanto a queste dinamiche distruttive ed allarmanti, resiste l’opera instancabile di chi non si arrende a tutto ciò e che, in silenzio, tiene insieme i pezzi e consente al mondo di migliorare un passo alla volta. Ci sono istituzioni, persone che agiscono per il bene comune e creano le condizioni per migliorare l’esistenza dei più fragili e degli ultimi della terra.
Le associazioni di volontariato e le iniziative anche private di solidarietà sono il lato migliore di una comunità che di fronte alla povertà e alla malattia decide spontaneamente di prendersi sulle spalle un pezzo di responsabilità e di provare a fare la propria parte. Nessuno se lo aspetta ma il volontario interviene e attraverso il suo intervento porta la comunità ad accorgersi di un problema, di una contraddizione.
Trinitapoli è ricca di iniziative esemplari che riempiono il cuore di speranza e fanno presagire tempi migliori.
L’Associazione Nazionale Carabinieri di Trinitapoli, ad esempio, ha organizzato giovedì 28 dicembre 2023 la trentesima edizione della giornata dedicata a Telethon per sostenere la ricerca contro la distrofia muscolare e altre malattie genetiche. L’incontro si è tenuto nel Palazzetto dello Sport “Sandro Pertini”, con il patrocinio della Provincia BAT, del Comune di Trinitapoli e del Comitato regionale del CONI, rappresentato dal fiduciario locale, prof. Giuseppe Acquafredda, presentatore dell’evento. La manifestazione ha preso il via con rombo delle vespe guidate dai componenti del Vespa Club che hanno attraversato il paese ed è stata allietata dalle coreografie preparate dalle scuole di ballo trinitapolesi.
Centrale è stato l’intervento del Dott. Giuseppe Merla, ricercatore Telethon presso il centro ricerche di San Giovanni Rotondo, che ha spiegato al folto pubblico presente l’importanza delle ricerche che alleviano il dolore di tante famiglie coinvolte in simili problematiche. In conclusione sono stati consegnati gli attestati a coloro che hanno collaborato a raccogliere fondi, come le scuole di ballo Accademia Para Dos Trani, Passion Dance, Kinderballet, Arte in Movimento V.Style, le palestre Gymnasium, Fight Club, gli istituti scolastici “Dell’Aquila-Staffa”, Istituto Comprensivo “Garibaldi-Leone”, la direzione didattica “Don Milani” ed infine la Cooperativa Lilith med 2000 che gestisce la biblioteca.
Invece, venerdì 5 gennaio la Caritas di Trinitapoli, dopo la celebrazione eucaristica, alle ore 11, nella chiesa di Cristo Lavoratore, presieduta dal vescovo Mons. Leonardo D’Ascenzo, ha organizzato nel salone della Fondazione Villaggio del Fanciullo il Pranzo della Carità per coloro che vivono in condizione di povertà.
Di certo, il volontariato non è la soluzione, ma ha l’arduo e coraggioso merito di tracciare una strada che tutta la comunità ha il dovere di continuare a percorrere. “È il momento dei costruttori”, di pace e di solidarietà. E bisogna fare un passo avanti: un passo avanti di comunità.
ANTONIETTA D’INTRONO
Via: Corriereofanto