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biblioterapia

Il Centro di Lettura Globeglotter, oltre alle consuete attività di routine, come le “letture a domicilio” per lettori anziani, l’allestimento, per un solo pomeriggio, delle “librerie ad ore” e gli incontri periodici del Reading Club, ha cominciato a programmare, per il 2025, le iniziative che hanno avuto più successo in passato, per festeggiare i 25 anni di LibriAmo, la rassegna di promozione della lettura che ha caratterizzato maggiormente l’intero percorso dell’associazione, nata nel 1989.

Centrale, nell’elaborazione del programma “in progress”, è l’attenzione alla riduzione della conoscenza delle parole da parte dei giovani, ma, in particolare, si sta iniziando a riproporre un iter di letture finalizzato a creare benessere.

Al nastro di partenza del Reading Club c’è il romanzo di Carsten Henn L’uomo che portava a spasso i libri”, un romanzo poetico sul magico potere che i libri hanno di mettere in contatto le persone. I lettori potranno prenderlo in prestito in biblioteca oppure acquistarlo per proprio conto ed esprimere poi il loro parere in un incontro pubblico.

Il libro e la lettura sono due “medicine” efficaci per difendersi, principalmente, dall’ignoranza ma anche dal dolore. Si immagini quale sostegno psicologico possa dare un libro a chi è ricoverato in ospedale, a chi è in prigione o a chi soffre di solitudine.

Negli ultimi decenni si sta diffondendo, soprattutto all’estero, la pratica della biblioterapia, la cura di alcuni disturbi dell’anima attraverso le storie di altre vite. La trama di un romanzo diventa, così, una specie di esperienza vicaria, che arricchisce il proprio bagaglio esperienziale.

Il Centro di Lettura Globeglotter organizzò, già nel 2015, un’indimenticabile edizione di LibriAmo, con il titolo “PRESCRIVERE PAGINE - RICETTE LETTERARIE PER OGNI ACCIACCO” e, nel 2019, si tenne nella biblioteca di via Primo Maggio a Trinitapoli un’iniziativa veramente sperimentale di biblioterapia di gruppo condotta dal trinitapolese, dott. Vincenzo Centonze, uno dei primi primari a dotare il proprio reparto di scaffali di libri da far leggere ai malati, convinto che un buon medico, attraverso una poesia o un bel racconto, si metta in sintonia con i pazienti che hanno bisogno non solo di essere curati ma anche di essere capiti e ascoltati.

La biblioterapia è, per definizione, una terapia di supporto alle cure tradizionali, in quanto strumento di crescita culturale, di conoscenza e di consapevolezza; di fatto, una tecnica psicoeducativa utile nelle condizioni di disagio psicosociale, ritagliata sulle esigenze del singolo paziente.

Validata da numerosi studi scientifici, trova impiego nei disturbi legati all’ansia, alla depressione, al disadattamento, ma anche nella riabilitazione cardiologica e nel controllo del dolore in Oncologia, oltre a favorire la partecipazione attiva del paziente al programma diagnostico-terapeutico.

In generale, i libri consigliati sono i grandi classici, da Omero a VirgilioProustDickensJoyceVergaPirandelloHesse, ecc. ecc., per la complessità delle trame e della struttura psicologica dei personaggi.

Ogni medico, psichiatra o psicologo interessato deve seguire corsi specifici di formazione, finalizzati al conseguimento delle competenze necessarie.

“La salute vien leggendo”? Vale la pena di provarci. Male che vada, avremo più parole a disposizione per spiegare meglio al nostro medico-interlocutore di cosa soffriamo.

ANTONIETTA D’INTRONO

 

Via:Corriereofanto

 

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