Da una decina di anni molte associazioni e istituti scolastici aderiscono in febbraio all’iniziativa “M’illumino di Meno”, la giornata del risparmio energetico ideata dalla trasmissione radiofonica Caterpillar in onda su Rai Radio 2.
Ribattezzata “Stut e’ laits”, titolo ispirato dalla bella canzone di Renzo Arbore “Smorza ‘e llights”, il Centro di Lettura Globeglotter di Trinitapoli ripropone le giornate “diversamente illuminate” dopo l’arrivo delle salatissime bollette della luce che rischiano di far chiudere molte attività commerciali.
È stato stilato un vademecum per i risparmiatori ed inoltre una serie di suggerimenti più soft per coloro che intendono riflettere in compagnia su uno stile di vita meno consumistico.
Che cosa fare per non ritornare ai geloni alle mani e al coprifuoco serale? Innanzitutto spegnere le luci quando non servono e non lasciare in stand by gli apparecchi elettronici (meglio sarebbe staccare completamente le prese), ma anche:
1) sbrinare frequentemente il frigorifero; tenere la serpentina pulita e distanziata dal muro in modo che possa circolare l’aria;
2) acquistare lampade, elettrodomestici o apparecchiature elettroniche di classe energetica superiore (AAA);
3) mettere il coperchio sulle pentole quando si bolle l’acqua ed evitare sempre che la fiamma sia più ampia del fondo della pentola;
4) ridurre gli spifferi degli infissi riempiendoli di materiale che non lascia passare aria; meglio sarebbe installare infissi a taglio termico;
5) non lasciare ostacoli (tende, mobili od oggetti) davanti ai caloriferi, inserire apposite pellicole isolanti e riflettenti tra i muri esterni e i caloriferi;
6) utilizzare i mezzi pubblici. In caso non se ne possa fare a meno condividere la propria auto con chi fa lo stesso tragitto.
Ci sono, però, tante altre modalità per risparmiare energia ed aumentare, al contrario, l’allegria e le occasioni di stare meglio con le persone che ci circondano. Nulla ci impedisce di:
a) trascorrere una serata a lume di candela, scherzando e sorseggiando una cioccolata calda o un tè, oppure bevendo un bicchiere di latte o un grappino in compagnia;
b) spegnere i termosifoni e andare a letto a chiacchierare con il partner senza guardare la televisione;
c) accendere la legna nel camino per far cuocere patate, uova sode, castagne e olive nella cenere calda, oppure, in mancanza del camino, utilizzare per un giorno il barbecue, la fornacella, per arrosti di carne o di pesce;
d) giocare al Gioco del Buio, come un tempo, toccando oggetti e persone ed indovinandone i nomi;
e) organizzare eventi, incontri e dibattiti “illuminati” solo dalla forza della voce e degli argomenti.
Gli anziani dicevano che “quando si chiude una porta si apre un portone”. Forse è arrivato il momento di consumare meno energia, meno plastica, meno oggetti e di vivere invece in maniera più sana e solidale.
Antonietta D'Introno
Via: Corriereofanto