“Il battito d’ali di una farfalla può provocare un uragano dall’altra parte del mondo. L’impatto delle nostre scelte quotidiane sul futuro della Terra che abitiamo è decisivo. Piccole azioni possono contribuire a generare grandi cambiamenti”.
È la premessa a una serie di iniziative che scuola e associazioni proporranno nel corso dell’anno per sensibilizzare grandi e piccini a rispettare l’ambiente.
I rifiuti abbandonati per strada e l’inquinamento atmosferico stanno diventando il problema dei problemi. Non è più tempo di sperare che qualcuno dall’alto ci riporti nel giardino dell’Eden, c’è invece l’urgenza che ogni cittadino renda quotidianamente concrete le tre azioni dell’economia circolare: ridurre, riusare e riciclare. Per prima cosa bisogna combattere lo spreco, dando nuova vita, ad esempio, ai prodotti che abbiamo e non utilizziamo più, così come vanno salvati dallo smaltimento prodotti che vengono ritenuti invendibili ma che possono essere ancora perfettamente utilizzati. In tal modo si evitano tonnellate di rifiuti inutili nonché l’inquinamento per la produzione di nuovi prodotti.
In Spagna è stata introdotta una nuova legge che obbliga a portare a casa il cibo avanzato al ristorante per evitare gli sprechi alimentari, inoltre le aziende saranno costrette a trasformare frutta e verdura non più vendibili in succhi o marmellate.
In Francia, invece, è stata introdotta una nuova normativa per i ristoranti che servono almeno 180 pasti al giorno: i clienti possono chiedere una busta o un contenitore per portare a casa il cibo non consumato.
Oltre al cibo ci sono molti altri oggetti che gettiamo ma che possono essere recuperati. Negli ultimi anni sono nate molte nuove aziende per la vendita di articoli di seconda mano. Una tendenza del momento è proprio l’acquisto di vestiario di seconda mano che in Italia negli ultimi 5 anni è cresciuto del 33% anche grazie alla nascita di nuovi siti internet dedicati. Chi ne acquista di più sono i giovani che si dimostrano i più interessati alle iniziative sostenibili legate all’ambiente.
Piccole azioni virtuose, pertanto, moltiplicate per i 13.900 abitanti di Trinitapoli, potrebbero cambiare il paese. Bisogna ridurre la produzione di rifiuti attraverso l’impegno di ogni famiglia a comprare e a gettare di meno, attraverso l’uso dei prodotti sfusi per evitare imballaggi ma anche con la fantasia di artisti che creano opere usando oggetti riciclati.
Di questa materia e dell’esigenza di rendere più verde il paese, venerdì 24 novembre, alle ore 9,30, nella Sala Arancio dell’Istituto Superiore “Dell’Aquila-Staffa”, discuteranno con gli studenti il dirigente scolastico Ruggiero Isernia, la professoressa Antonietta D’Introno, la professoressa Maria Giovanna Peschechera e il dott. Roberto Mazzarago, presidente dell’associazione Autoctoni-Rimboschimento di comunità.
L’obiettivo non è solo di indurre gli studenti ad eliminare gli sprechi ma anche di prepararli all’installazione di un vivaio nel giardino della scuola che avrà luogo venerdì 15 dicembre alle ore 15, dando il via alla semina di VERDEFUTURO.
Al termine di questa esperienza collettiva, alle ore 16,30, seguirà all’interno dell’istituto una riflessione-dibattito con la consegna di 50 piantine a studenti, genitori e docenti che assumeranno l’impegno di coltivarle e di farle fiorire.
La speranza è che le parole diventino azioni e che il prossimo anno si possa organizzare un incontro per premiare i neo coltivatori che abbiano reso più “verdi” balconi, terrazze e marciapiedi.
ANTONIETTA D’INTRONO
Via:corriereofanto