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ambiente verdefuturo

Gli organizzatori di VERDEFUTURO hanno immaginato una Trinitapoli più verde, piena di alberi e di aree verdi, dove la natura possa crescere rigogliosa ed essere preservata, una città attiva e in prima linea nella lotta al cambiamento climatico.

Per questo l’Istituto Superiore “Dell’Aquila-Staffa”, in collaborazione con il Centro di Lettura Globeglotter, si sono avvalsi della competenza e dell’esperienza di un’associazione che promuove il rimboschimento ed aiuta a realizzarlo. Infatti, “AUTOCTONI - Rimboschimento di comunità” mira alla creazione di nuovi ecosistemi boschivi partendo dalla coltivazione di essenze autoctone del territorio regionale in una rete di vivai casalinghi gestiti da associazioni, scuole, enti pubblici e privati cittadini.

 

Il primo incontro di VERDEFUTURO è stato dedicato alla presentazione di questo progetto e il presidente dell’associazione, Roberto Mazzarago, ne ha illustrato le finalità, ha mostrato agli studenti le piante autoctone della Puglia (LeccioSugheraCorbezzoloRosa CaninaQuercia Spinosa, ecc.), ha fatto conoscere ghiande e semi ed ha spiegato le modalità di trovarli e di farli crescere in vivaio. “Si tratta - ha precisato - di una sorta di rivoluzione verde che, partendo dal basso e mettendo radici su balconi, su terrazzi, su marciapiedi e su piccoli appezzamenti abbandonati, conduce alla creazione di tanti vivai sparsi e partecipati che hanno sul territorio un impatto concreto”.

 

Sembra un sogno irrealizzabile, eppure, come sta accadendo in molte città pugliesi, è possibile far nascere nuove aree verdi pubbliche e private, urbane ed extraurbane. Queste, caratterizzate dalla presenza di essenze autoctone del territorio, daranno vita a nuovi ecosistemi nativi che possono riuscire a sopravvivere nel tempo, affrontando i cambiamenti climatici in atto e già visibili, come ha sottolineato la professoressa Maria Giovanna Peschechera, che avvierà anche un’iniziativa di mappatura del patrimonio arboreo del paese.

 

Grande è stato l’interesse dei ragazzi che, guidati dalle spiegazioni di Roberto Mazzarago, con guanti da giardinaggio, hanno messo a dimora in mezze bottiglie piene di terra i semi, in preparazione del vivaio che sarà attivato il 15 dicembre prossimo, alle ore 15, nel giardino dell’Istituto Superiore “Dell’Aquila-Staffa” a Trinitapoli. In questa data, a conclusione della piantumazione, docenti e studenti commenteranno all’interno dell’istituto scolastico l’esperienza condivisa e distribuiranno 50 piantine ai presenti che si impegneranno a coltivarle e a farle fiorire, sperabilmente, nei luoghi meno verdi del paese.

 

A latere del progetto sono previste per l’intero anno scolastico molte attività di supporto per rafforzare la coscienza civile ed ecologica degli studenti. Il “mantra” che sarà diffuso in ogni occasione sarà “ridurre (i rifiuti), riusare e riciclare” oggetti che in questa epoca di “usa e getta” vengono buttati in discarica senza riflettere su inquinamento e costi da sostenere.

 

Si sta programmando per il 2024 una mostra di opere d’arte realizzate con “rifiuti riciclati” dagli studenti di ogni ordine e grado di scuola per far comprendere che cosa può essere ricreato anche con materiali di scarto abbandonati da chi li considera brutti e inutili. Se “la scienza è fatta per rassicurare, l’arte è fatta per disturbare”, sosteneva Salvador Dalì. È tempo infatti di disturbare chi vive i sonni tranquilli dell’indifferenza ambientale.

 

ANTONIETTA D’INTRONO (Foto: Giuseppe Beltotto)

 

Via: Corriereofanto

 

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