Quest’anno la rassegna di promozione della lettura LibriAmo n.23 non si concluderà con la pubblicazione di “Figli e Fogli del Casale”, come si era soliti fare in passato.
Non sarà, cioè, distribuito uno dei quaderni di microstoria locale che negli ultimi 30 anni è stato letto e sfogliato da migliaia di trinitapolesi. Gli eventi degli ultimi tre anni (pandemia/guerra/crisi energetica) hanno ridotto al lumicino le già povere sostanze delle associazioni che hanno come unico obiettivo la diffusione della cultura.
Il titolo “Figli e Fogli del Casale” (Le piccole storie che fanno la storia di un paese) è venuto fuori nel 1992 dopo una delle consuete e accese conversazioni con il professor Tonino Zingrillo e il poeta Peppino Lupo, stanchi come me, di presentare libri riservati a pochi. Era nostro intento raccogliere notizie su personaggi e persone umili di Trinitapoli, i “figli” del vecchio Casale, e recuperare nel contempo storie, documenti e fotografie del paese, i “fogli” resi più leggibili per poter essere largamente divulgati e letti.
Incominciò così, 30 anni fa, un’opera di recupero che si è avvalsa nel corso degli anni di interviste agli anziani, di ricerche d’archivio, di lettere, di manoscritti, di foto e di documenti privati che ormai molti concittadini consegnano fiduciosi al Centro di Lettura Globeglotter per renderli pubblici.
Gli 8 volumi, sino ad ora pubblicati, sono una “micro” storia della vita della gente, umile e meno umile, che costituisce la vera trama della storia di una comunità. “I grandi eventi - scrive lo storico prof. Pietro di Biase - sono solo delle brevi parentesi nel fluire della vita di tutti i giorni”.
I volumetti, negli anni, sono diventati testi di lettura graditi ai casalini e soprattutto, come era nei progetti degli ideatori, anche molto graditi ai cittadini poco attrezzati culturalmente. È successo che, dopo la distribuzione dei volumetti nelle serate ufficiali, per tutto il corso dell’anno a richiedere più copie sono contadini, operai, impiegati, anziani e molti emigranti che tornano d’estate nel loro paese.
“Nelle trame dei libri la gente si riconosce”. E in Figli e Fogli del Casale ci sono la vita, le lotte, la fatica e le conquiste di tutti quegli eroi del quotidiano che altrimenti sarebbero destinati ad un ingiusto anonimato.
Nella foto che apre questo articolo c’è un pezzo di storia cittadina: la Befana del Vigile, di Natale 1957, organizzata anche dall’unica donna presente nella foto, la mitica signora Giuseppina Calvello, la prima assessora del P.C.I. della provincia di Foggia degli anni ’50 del secolo scorso.
ANTONIETTA D’INTRONO
Via: corriereofanto