Intervento del sacerdote biscegliese a Trinitapoli, nell’auditorium della parrocchia Madonna di Loreto
Dopo il fortunato debutto, avvenuto a Margherita di Savoia con la presentazione dell’opera prima di Tony Di Corcia, (Gianni/Versace - Lo stilista dal cuore elegante), tanta gente ha accolto anche don Tono Dell’Olio, direttore del settore internazionale di Libera - Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, ospite nell’auditorium della parrocchia Madonna di Loreto a Trinitapoli.
“Proprio qualche giorno fa – ha esordito il sacerdote biscegliese – ho completato, insieme a volontari e stranieri regolarmente assunti, la raccolta dell’uva nel terreno confiscato di un noto esponente della malavita. Parto da questo aneddoto per fare un esempio di come la nostra associazione operi per rendere più efficace la lotta contro le mafie. Questo aneddoto dà inoltre l’idea di come la confisca dei beni sia importante quanto e più del carcere per colpire i capi mafiosi e per lasciare un segno positivo nella comunità, riscattandola dal male che quei soggetti hanno fatto al territorio”.
Don Tonio ha poi spiegato l’importanza dei percorsi di educazione alla legalità promossi nelle scuole da Libera e mirati a prevenire il reclutamento dei giovani da parte delle organizzazioni criminali: “Già, perché la vita degli uomini è spesso influenzata dagli incontri che si fanno già durante l’nfanzia. Il compito delle associazioni come la nostra, dunque, è anche quello di arrivare ai giovani prima che ci arrivi la mafia. Un compito, questo, che non possono svolgere magistratura e forze dell’ordine, le quali agiscono solo in un secondo momento, quando bisogna punire reati che forse potevano essere scongiurati con un intervento preventivo”.
Altro settore di cui Libera si occupa è la corretta informazione, l’educazione a un giornalismo d’inchiesta che ormai va scomparendo e che deve puntare i riflettori non solo sui fatti di sangue (“quelli che fanno più rumore”), ma anche sugli strumenti attraverso i quali le mafie si infiltrano silenziosamente nel tessuto economico e sociale (“senza che noi nemmeno ce ne accorgiamo”). “La corretta informazione – ha concluso Dell’Olio – può svolgere un ruolo assai importante nella lotta alla criminalità organizzata, aprendo gli occhi ai cittadini sulle modalità con cui le mafie agiscono a monte, oltre che parlando delle stragi e dei massacri che le mafie compiono”.
A conclusione del suo intervento, don Tonio Dell’Olio ha risposto alle numerose domande degli uditori, che hanno mostrato grande interesse per gli argomenti trattati. Antonietta D’Introno, responsabile e fondatrice di Globeglotter, ha inoltre ricordato la pubblicazione a opera della casa editrice Giunti di un libricino intitolato Dalla parte giusta - La legalità, le mafie e noi, scritto da Roberto Luciani e Davide Calì.
Don Tonio ha poi spiegato l’importanza dei percorsi di educazione alla legalità promossi nelle scuole da Libera e mirati a prevenire il reclutamento dei giovani da parte delle organizzazioni criminali: “Già, perché la vita degli uomini è spesso influenzata dagli incontri che si fanno già durante l’nfanzia. Il compito delle associazioni come la nostra, dunque, è anche quello di arrivare ai giovani prima che ci arrivi la mafia. Un compito, questo, che non possono svolgere magistratura e forze dell’ordine, le quali agiscono solo in un secondo momento, quando bisogna punire reati che forse potevano essere scongiurati con un intervento preventivo”.
Altro settore di cui Libera si occupa è la corretta informazione, l’educazione a un giornalismo d’inchiesta che ormai va scomparendo e che deve puntare i riflettori non solo sui fatti di sangue (“quelli che fanno più rumore”), ma anche sugli strumenti attraverso i quali le mafie si infiltrano silenziosamente nel tessuto economico e sociale (“senza che noi nemmeno ce ne accorgiamo”). “La corretta informazione – ha concluso Dell’Olio – può svolgere un ruolo assai importante nella lotta alla criminalità organizzata, aprendo gli occhi ai cittadini sulle modalità con cui le mafie agiscono a monte, oltre che parlando delle stragi e dei massacri che le mafie compiono”.
A conclusione del suo intervento, don Tonio Dell’Olio ha risposto alle numerose domande degli uditori, che hanno mostrato grande interesse per gli argomenti trattati. Antonietta D’Introno, responsabile e fondatrice di Globeglotter, ha inoltre ricordato la pubblicazione a opera della casa editrice Giunti di un libricino intitolato Dalla parte giusta - La legalità, le mafie e noi, scritto da Roberto Luciani e Davide Calì.
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