Libriamo 2018

La rassegna propone esperienze per avvicinare nuovi lettori e va alla ricerca dei significati perduti, rubati e svalutati.

Sono tantissime le manifestazioni legate alla lettura e ai libri eppure, stando alle statistiche, il pubblico continua a leggere circa 3 libri l’anno. Perché accade questo, qual è la causa?

È partita da questo interrogativo la presentazione della 19^ edizione di LibriAmo, la rassegna organizzata dal Centro di lettura GlobeGlotter di Trinitapoli che propone esperienze per avvicinare le nuove generazioni ai libri, cercando di arrivare soprattutto a chi non legge.

A cercare di dare una risposta, durante la presentazione svoltasi martedì 30 ottobre nell’accogliente e intima sala del “93 Ninetythree way” di Trinitapoli, è stata l’ideatrice e organizzatrice dell’evento, Antonietta D’Introno, insieme a diversi lettori: la professoressa Rosangela Ricco, le studentesse Simona Landriscina e Silvia Mutarelli, la casalinga Rosa Sarcina e l’ex direttore della biblioteca di Barletta Ruggero Mascolo.

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Ognuno ha raccontato la propria esperienza di lettore, differente per età e per gusti, partendo dalla consapevolezza che, come sosteneva Gianni Rodari, la lettura non è un bisogno naturale ma è un bisogno che deve essere innestato.

«Da anni con LibriAmo cerchiamo di contagiare gli altri, di diffondere la lettura. E lo facciamo con le esperienze perché crediamo che l’incontro con un libro debba stupire» ha dichiarato la D’Introno che ha aggiunto: «quest’anno abbiamo ripreso uno slogan che sentivamo ripetere, “Prima gli italiani”, e da lì abbiamo iniziato a riflettere sulle parole».

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E infatti il tema scelto per l’edizione 2018 è “Prima le parole”. Alla ricerca dei significati perduti, rubati e svalutati.

Si partirà il 6 novembre con le parole della scuola che vedrà la presentazione del libro “Aprire le porte” a cura di Piero Bevilacqua. Spazio alle parole dei sentimenti il 9 novembre con “Ho scelto le parole” di Alessandra Erriquez. Immancabili le parole della politica, venerdì 16 novembre, con “Le parole rubate” di Simone Oggionni e Roberto Gramiccia. Infine le parole dell’umanità con “Le parole interrotte” di Francesca Palumbo in programma il 24 novembre.

Le parole, se ben usate, possono avere anche una funzione curativa e, pertanto, per la prima volta a LibriAmo, mercoledì 12 dicembre, si sperimenterà in pubblico un’attività di biblioterapia con una lettura di gruppo a cura del prof. Vincenzo Centonze. Un’idea nata dall’esperienza della lettura di “Una piccola libreria a Parigi” di Nina George, libro in cui il protagonista ha una libreria galleggiante ormeggiata sulla Senna, la “Farmacia letteraria” e per lui ogni libro è una medicina dell’anima.

Ma le parole possono anche inebriare e questo accadrà il 30 novembre con “Ubriachi di parole” in una location d’eccezione dove i calici diVini saranno pieni di musica – con i “Fabulanova Folk Enbamble” – e dei versi di Peppino Lupo, il poeta dialettale che ha amato le parole più della sua vita.

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Non mancheranno iniziative dedicate ai più piccoli: la “Lettura animata di Pinocchio” con Atelier creativo su “la storia di un burattino” a cura degli operatori della Mac Academy  in programma martedì 20 novembre e “Giocare con le filastrocche” insieme a Laura Capra della libreria “Mammachilegge” e Angela Di Ceglie esperta di percorsi di lettura, in programma il 29 novembre.

LibriAmo si chiuderà il 14 dicembre con “Figli e Fogli del Casale” e la presentazione dell’ottavo quaderno delle “piccole storie che fanno grande la storia di un paese”. Durante la serata conclusiva sarà assegnato il Premio “Lettore dell’anno”.

Appuntamento a LibriAmo per ritrovare insieme i significati perduti, rubati e svalutati di parole un tempo sinonimo di civiltà e progresso.

Foto di Giuseppe Beltotto.

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