TRINITAPOLI - Il seminario di formazione tenuto dagli esperti della Comunità ospitale, organizzato dal Comune di Trinitapoli, ha suggerito ad un Centro di Lettura e ad una Masseria didattica un’iniziativa che è riuscita a mettere in comune esperienze e competenze molto diverse.
Da quest’incontro è nata l’idea del Centro di Lettura Globeglotter di “Storie e storielle su letto di verdura” che si realizzerà nella Masseria Didattica Parente venerdì 29 novembre 2019 alle ore 19,30.
La serata è dedicata ai piatti e ai racconti legati alla cucina di un tempo che privilegiava le verdure spontanee, le erbe aromatiche, i legumi, le olive dolci, i pomodori “appesi” e il pane raffermo che non doveva assolutamente essere buttato.
Veniva considerato “povero” quel cibo quotidiano che oggi ecologisti, naturopati, nutrizionisti, vegetariani e dietologi raccomandano di consumare.
Ogni prodotto della terra, che i nostri padri raccoglievano, spesso era accompagnato da un racconto che serviva ad illustrarne i benefici e le molteplici proprietà. Si pensi, ad esempio, ai fiori di camomilla, agli infusi di malva e di alloro e scorza di limone, ai pomodori con tutta la tradizione familiare della settimana estiva dedicata alla salsa e alle conserve per l’inverno.
La cena, preparata dallo staff della Masseria con i prodotti di stagione tipici del nostro territorio, sarà allietata dalla premiazione ufficiale di un/una cuoco/a di casa che avrà presentato (due ore prima dell’inizio della manifestazione) una teglia con dentro una pietanza di propria creazione.
La ricetta deve prevedere obbligatoriamente come ingrediente principale una verdura, spontanea o coltivata, arricchita a volontà di prodotti a km zero.
Tre chef, Giovanni Landriscina, Miriam Tina e Salvatore Riontino, tra le ore 17 e le ore 19,30, decideranno quale piatto possa meritare il premio assegnato dal Centro di Lettura Globeglotter consistente in una Green Box piena di 25 romanzi. Ogni partecipante riceverà, a mo’ di bomboniera, un libello di “Storie e storielle di casa nostra” raccontate dalle anziane e da alcune cuoche di casa. Le prenotazioni sono obbligatorie per esigenze organizzative e di spazio. I cuochi in gara devono comunicare la loro partecipazione in anticipo e dare al loro piatto un nome di fantasia.
ANTONIETTA D’INTRONO