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Era una brutta mattina di pioggia e tempesta quando capitan Bombardo si presentò al villaggio. Aveva saputo dai suoi spioni che la gente del villaggio nascondeva i nani fuggiaschi. Era proprio così. I nani ora erano tutti in un capannone e per loro non c’era più niente da fare. Boom! Le guardie di Capitan Bombardo sfondarono la porta ed entrarono con tutti i loro spadoni. I nani alzarono le mani in alto, sembrava finita quando Renata, la nana stonata cominciò a cantare. A dire il vero, stonata era un complimento, perché la voce di Renata rompeva timpani, lampadari, bicchieri e spadoni. Così le guardie e Capitan Bombardo scapparono e non si videro mai più. A Renata fecero una statua che fu messa al centro della piazza ma lei dovette firmare un contratto che la impegnava a non cantare più.