I Nani di Mantova

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Una brutta mattina Capitan Bombardo si presentò in città e ordinò a tutti gli abitanti di fornirgli notizie sui nani. Nessuno rispose, tutti sembravano muti come pesci. Il comandante stava per diventare rosso, viola, nero dalla rabbia e allora Fagiolino indossò il mantello dell’invisibilità. Ora che non poteva essere visto, si avvicinò a Bombardo e gli diede un calcio al sedere. Poi gli tirò un morso al polpaccio, un pugno sul naso e con uno sgambetto lo fece cadere. Capitan Bombardo non vedeva nessuno intorno a lui, era disperato e piangeva come un bambino. Era il momento di chiudere per sempre la partite: Fagiolino salì in cima alla montagna e lasciò cadere un grosso masso che investì e schiacciò il cattivone. Su quell’enorme macigno, i nani costruirono un parco giochi e vissero per sempre tranquilli, felici e contenti.

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