I Nani di Mantova

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Era una strana mattina. Gli animali erano inquieti e gli uccelli volavano come impazziti, da una parte e dall’altra, ed emettevano strani versi. I nani erano preoccupati perché da un momento all’altro, le guardie di Capitan Bombardo avrebbero attaccato il loro villaggio. Ad un tratto, però, ci fu una piccola scossa e poco dopo un’altra. Alla terza scossa, tutti capirono che si trattava di un terremoto. La terra tremò e la paura paralizzò tutti tranne che i nani. Ci misero poco a capire cosa dovevano fare: vicino al fiume c’erano tre grandi barche capaci di contenere benissimo tutte le persone in pericolo, anche le odiose guardie e Capitan Bombardo. Così fecero e poco dopo avevano salvato tutti e si dirigevano verso il mare. Cominciò così un lungo viaggio ricco di avventure e amicizia. Navigarono finché, dopo chissà quanti giorni, arrivarono su un’isola deserta ma con tutto il necessario per vivere. Avevano deciso di fermarsi un paio di giorni lì ma all’orizzonte comparve una bellissima nave che batteva bandiera arcobaleno. “Ma che strana bandiera” e “di quale Stato sarà”, si chiedevano i nani. Il Capitano della nave arcobaleno non rispose ma con un bel sorriso invito tutti a salire. Si fidarono e fecero bene perché il Capitano li portò al suo paese, dove non c’erano servi né padroni, né poveri ne ricchi e dove nessuno prendeva in giro il prossimo. In quel posto meraviglioso tutti vissero felici e contenti.

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