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Il Duca di Mantova aveva dichiarato guerra ai nani. L’esercito era pronto e l’indomani, agli ordini di Capitan Bombardo, avrebbero attaccato. Quella sera Fagiolino ebbe un’idea geniale: intrufolarsi nel castello e rubare tutti i vestiti e tutte le armature. La mattina dopo le guardie non potevano vestirsi e neanche il loro capitano e così uscirono in mutande. I nani li aspettavano e armati di ombrelli, canne da pesca, aghi, scope e bastoni ebbero la meglio. Il nano “Pazzerello” rincorse Capitan Bombardo e riuscì a fargli andare una bomba in pancia. La bomba esplose e l’uomo scoppiò. Era troppo crudele questa fine, anche per un malfattore come lui e così la nana Cucitrice lo ricucì pezzo dopo pezzo. Oggi i nani vivono felici e contenti e Capitan Bombardo per sdebitarsi li aiuta nei campi come spaventapasseri.