Nel luglio 1883 giunse una notizia inaspettata in casa Salina. Sconvolse tutti, proprio tutti: in uno scontro a fuoco era morto Tancredi. Tutti rimasero sbalorditi e increduli. Concetta, innamorata da sempre di lui, si rinchiuse per giorni in camera sua senza mangiare. Annegò tutti i suoi ricordi dell'amato Tancredi nelle lacrime, fiumi e fiumi di lacrime. Don Fabrizio cercò di essere forte ma dovette cedere anche lui alle lacrime. Non riusciva a non pensare al suo amato nipote, il prediletto. Tutti erano in lutto a casa Salina. Giorni dopo questa notizia arrivò ad Angelica che ne rimase esterrefatta: non rivedere più il suo amato Tancredi le mise angoscia ma riuscì a consolarsi subito. Mesi dopo il Principe non aveva ancora superato il suo dolore, ma la cosa che lo irritava di più era di non avere un luogo dove piangere suo nipote o portargli dei fiori: infatti il corpo del giovane Tancredi non era ancora stato trovato. Questo suo dolore e questa sua rabbia deteriorarono presto in malattia, un'incurabile malattia. Il Principe peggiorava di giorno in giorno finché un giorno, purtroppo, tutti i suoi parenti si riunirono sotto al suo capezzale aspettando in lacrime la sua morte. Il Principe Fabrizio di Salina, dopo una lunga agonia, si spense e con lui tutti i suoi ricordi.
Passarono tantissimi anni. Un bellissimo giorno di primavera Concetta e le sue sorelle Carolina e Caterina, ormai adulte, erano intente a ricamare e a spettegolare quando a un certo punto suonarono alla porta. Concetta andò ad aprire: era Tancredi! In realtà non era morto, era rimasto solamente ferito gravemente e in tutti questi anni si era nascosto per curarsi. Era sempre affascinante, anche con un braccio mutilato e una grossa cicatrice alla testa. Concetta rimase incredula e pensava fosse un sogno o magari un fantasma, invece era lui Tancredi in carne e ossa. Disse : << Concetta sono io, Tancredi. Non mi riconosci più? >>. << Ma tu, tu eri morto!>>, << No Concetta sono vivo e sono tornato per te, per sposarti! >>. Concetta era felicissima. I due si abbracciarono a lungo. A breve si sposarono e non si lasciarono mai più.
Passarono tantissimi anni. Un bellissimo giorno di primavera Concetta e le sue sorelle Carolina e Caterina, ormai adulte, erano intente a ricamare e a spettegolare quando a un certo punto suonarono alla porta. Concetta andò ad aprire: era Tancredi! In realtà non era morto, era rimasto solamente ferito gravemente e in tutti questi anni si era nascosto per curarsi. Era sempre affascinante, anche con un braccio mutilato e una grossa cicatrice alla testa. Concetta rimase incredula e pensava fosse un sogno o magari un fantasma, invece era lui Tancredi in carne e ossa. Disse : << Concetta sono io, Tancredi. Non mi riconosci più? >>. << Ma tu, tu eri morto!>>, << No Concetta sono vivo e sono tornato per te, per sposarti! >>. Concetta era felicissima. I due si abbracciarono a lungo. A breve si sposarono e non si lasciarono mai più.