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...Il vento iniziò ad aumentare facendo prendere velocità al Victoria che, a poco a poco, muovendosi, si allontanava dal pericolo, ma questo non servì a tranquillizzare il capitano Watt che era ancora seriamente preoccupato ed angosciato di non poter far molto per evitare quel disastro. Aveva paura per tutti i passeggeri ormai messi al corrente del pericolo al quale andavano incontro.
Non poteva più continuare a mentire e a mostrarsi sereno, il capitano Watt.
L'isola di fuoco era sempre più vicina, le acque del mare si riscaldavano sempre più pericolosamente, e fu proprio allora che un bagliore di luce illuminò tutto il cielo nero come la pece.
Una raffica di vento violentissimo si abbatte sul piroscafo che dondolava paurosamente su ambo i lati. Si udivano boati fortissimi che si confondevano con le urla di terrore dei passeggeri...ancora tuoni e ancora fulmini ...e pioggia e grandine, chicchi di ghiaccio grossi come sassi che colpivano il volto del capitano e dei passeggeri che non sapevano più cosa fare.
Nel mare si erano creati enormi vortici che risucchiavano tutto quello che incontravano e rendevano ormai ingestibile il timone del piroscafo e poi l'inevitabile: l'impatto con la palla di fuoco galleggiante! Tutto durò pochi minuti: il Victoria era colato a picco ed i passeggeri erano finiti tutti in mare,in acque non più bollenti perché quell'improvvisa tempesta con il suo carico di ghiaccio, aveva raffreddato le acque e allo stesso tempo aveva spento quel fenomeno inverosimile conosciuto da tutti come l'"Isola di fuoco". Nonostante tutto, in quel trambusto, non avevo perso tempo e non mi ero fatto prendere dal panico, aiutai i passeggeri affinché indossassero i salvagenti o si aggrappassero a qualsiasi pezzo di legno galleggiante.
Un uragano porta dietro di sé tanti disastri, macerie, vite spezzate, tuttavia, per quella volta, aveva portato via un incubo: l'isola infuocata era sparita inghiottita dal mare.
Il signor Watt, e molti dei passeggeri scampati a quel disastro, dopo aver rimesso piede sulla terraferma, giurarono di non imbarcarsi mai più.