Salviamo Said
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Ero rimasto molto turbato dal giorno in cui aveva visto mio cugino Tarek picchiare mio fratello Abdelkrim .
Mio padre per salvare mio fratello Abdelkrim lo mandò in Algeria e lui fu molto felice perché aveva cercato sempre il modo di uscire dalla banda. In Algeria avrebbe vissuto con una zia e forse avrebbe imparato un mestiere e una volta cresciuto avrebbe potuto cambiare vita e forse sarebbe ritornato dai suoi genitori in Francia .
Io ero molto felice della decisione dei miei genitori perché volevo molto bene a mio fratello Abdelkrim anche se forse non lo avrei più visto .
Una sera finalmente la polizia arresto mio cugino Tarek così non avrebbe più impaurito nessuno a scuola .
La scuola era finita e anche se presto avrei salutato tutti gli amici, ero comunque contento perché avrei passato più tempo con Antoine .
Un giorno Antoine mi comunicò che non avrebbe più frequentato la Camille Claudel ma che avrebbe incominciato a frequentare la scuola media Van Gogh, era dall'altra parte dell'autostrada e loro avevano già traslocato .
Avevo visto i nuovi amici di Antoine e non c'era nessuno che mi somigliasse .
Anche io volevo frequentare la Van Gogh, così ne parlai con i miei genitori e loro dissero che ci avrebbero pensato e che mi avrebbero dato una risposta al mio ritorno dal campo estivo in Italia .
Non ero mai stato in Italia e il campo estivo dove dovevo andare era in Puglia sul Gargano .
Arrivato al campo estivo ero molto contento perché avevo fatto subito nuove amicizie. Con me erano tutti molto gentili e nessuno faceva il bullo, forse perché per loro era molto importante l'amicizia e questo li faceva pensare molto al suo amico Antoine .
Tornato a casa trovai sul tavolo una cartolina di Antoine con scritto sopra "sarai per sempre mio amico ".
Volevo rispondergli, ma stavo aspettando che mio padre mi rispondesse se potevo frequentare la scuola media Van Gogh .
Una sera mio padre disse che mi voleva parlare per dirmi se potevo frequentare la scuola media Van Gogh ma che avrei dovuto fare il pendolare per qualche mese e poi avremmo traslocato molto presto anche perché mio padre aveva trovato un nuovo lavoro .
Il giorno dopo andai al parcheggio della Camille Claudel e aspettai che il professor Thèophil arrivasse .
Arrivato il professor Thèophil io gli raccontai che non avrei più frequentato la scuola media Camille Claudel, ma che sarei andato alla scuola media Van Gogh, che avevo fatto anche delle nuove amicizie durante l'estate e che ero anche stato in Italia a un campo estivo .
La Domenica io e mio fratello più piccolo, Mounir, andammo al parco e li incontrammo anche il mio amico Antoine con suo padre, così giocammo tutto il pomeriggio a palla e ci divertimmo molto insieme, poi siamo tornati a casa e abbiamo pranzato. Nel pomeriggio ci siamo seduti fuori sul balcone e abbiamo aspettato che passasse un aereo; dopo qualche minuto passò un aereo, era grandissimo!.
Mio fratello più grande, Abdelkrim, dopo qualche anno tornò in Francia .
Era diventato maggiorenne e anche lui era libero, mentre mia sorella Samira si doveva sposare tra due giorni. Mio fratello più piccolo ora doveva fare le scuole medie, mentre io dovevo incominciare il liceo .
Mio padre faceva l'operaio in una fabbrica dove producevano auto, mentre mia madre aveva un bar e quando ero libero l'andavo ad aiutare .
Mio fratello Abdelkrim mi raccontò che aveva fatto tante nuove amicizie e che aveva trovato anche un lavoro, mia sorella Samira mi raccontò che aveva due lavori, il pomeriggio faceva le pulizie nelle case e la sera lavorava in un bar.
Io invece raccontai ai miei fratelli che avevo scelto il liceo artistico e feci anche vedere loro tutti i miei disegni che avevo fatto durante gli altri anni .
Un giorno ero con gli amici seduto su una panchina, poco tempo dopo passò Antoine, lo guardai e lo salutai, lui si avvicinò, così lo presentai a tutti i miei amici .
Restammo così seduti per ore sulla panchina a raccontarci il tempo trascorso.

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