Salviamo Said
Lo zio venne ad avvisarci che Tarek era stato arrestato. La polizia lo aveva preso mentre tentava di entrare furtivamente in una casa. Lo zio era disperato. Pensai subito a mio fratello Abdelkrim. Andai nella sua camera ma non c'era. Iniziammo a chiedere in giro e dopo un po' di tempo venimmo a sapere che anche lui era in caserma. Mi dispiaceva molto per lui perché era molto diverso da mio cugino, che lo aveva coinvolto nelle sue azioni. Mia madre piangeva e così decisi di andare alla polizia a raccontare tutto quello che Tarek mi costringeva a fare contro la mia volontà e di come aveva convinto Abdelkrim a seguirlo nelle sue follie.
I poliziotti mi cedettero e, dopo aver svolto altre indagini, scagionarono mio fratello dopo tre settimane. Quando tornò a casa i miei genitori furono molto contenti e si fecero promettere che avrebbe cambiato vita. Per dimostrare ciò cominciò a lavorare come magazziniere in negozio.
Dopo l'arresto di Tarek anche a scuola l'atmosfera era più tranquilla e così il padre di Antoine decise di non fargli cambiare più scuola e di farlo rimanere con me. A questa notizia feci salti di gioia perché a Antoine era il mio migliore amico.
A settembre ricominciò la scuola e io la affrontai con uno spirito diverso. Anche il professor Théophile si dimostrò molto gentile con me e questo mi rassegnerò. Dopotutto la vita non era poi così brutta.

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