Salviamo Said

L’ arresto di Tarek e la scelta di far fuggire Abdelkrim in Algeria , costringono i genitori di Said , a fare i conti con la realtà . Così decidono di concentrare tutti i loro sforzi sui figli rimasti con loro, per garantire un futuro migliore a Said e Mounir. Nella vita di Said si volta pagina , cambiano quartiere , e il protagonista cambia anche scuola . Va alla Van Gogh , dove insieme alla ritrovata serenità familiare , trova anche un ambiente tranquillo , fatto di quei confini di cui parlava la maestra Nadine , e in cui può fare ciò cui è incline : studiare . E soprattutto in cui ritrova un caro affetto, il suo amico Antoine.

 

 

E’ appena iniziato settembre e tra un pò si ritorna a scuola, trascorro i miei ultimi giorni di vacanza sulla terrazza , da solo, accarezzato da un caldo sole , mentre il mio sguardo si perde nell’azzurro del cielo. Ad un tratto il mio stato contemplativo è turbato da un frastuono di voci e rumori, mi precipito al parapetto della terrazza e scorgo la squadra dei traslochi all’opera. Scendo giù per le scale, in un’affannosa corsa, e rimango senza fiato , una volta raggiunto il pianerottolo di casa, nel vedere quegli uomini in tuta entrare ed uscire proprio dal nostro appartamento . Sono sopraffatto dall’emozione, non credo ai miei occhi, cosa sta accadendo e per giunta, a mia insaputa !? Rimango fermo sull’uscio della porta, le mie gambe sono come paralizzate, vorrei articolare delle parole ma è come se qualcosa mi impedisca di parlare. Riesco ad uscire da quello stato di stordimento grazie alla voce rotta dall’emozione di mio padre e ad un rassicurante sorriso della mamma .E’ tutto vero, non sto sognando, quelle che vengono portate via negli scatoloni sono le nostre cose. Con mia grande gioia mi danno una notizia desiderata ma che pensavo irrealizzabile : ci stavamo trasferendo! Said , dice papà - ho deciso di portare la mia famiglia lontano da qui , da questa triste realtà, da questa casa cui sono legati tanti brutti ricordi. Tu e tuo fratello Mounir avete diritto ad un futuro migliore. E in questo quartiere non c’è futuro per ragazzi come voi. Ho già perso un figlio! Andiamo ad abitare in Rue de la Senne, dall’altra parte dell’autostrada , in una palazzina di recente costruzione, circondata da un bel parco, dove poter correre e giocare, lontano dai pericoli della strada. Ti renderà felicissimo sapere che frequenterai con il tuo amico Antoine la scuola Van Ghog ! Questo è il nostro regalo ed il nostro augurio per il nuovo anno scolastico che tra poco inizierà -. In quel momento ho sentito il mio cuore battere all’impazzata , sembrava stesse per sbucarmi fuori dal petto, finalmente avrei potuto essere come tutti i bambini desiderosi di vivere appieno la propria esistenza, pronto a scalare la vetta, restando sempre memore e rispettoso di qui confini cui la maestra Nadine aveva sempre fatto riferimento durante le sue lezioni. Per la prima volta feci quello che tutti i bambini fanno , mi precipitai tra le braccia di mio padre che erano li aperte, pronte ad accogliermi in un caldo abbraccio. Dopo essermi stretto forte a lui, scoppiai in un pianto liberatorio dicendogli un semplice ma sincero : “Grazie , papà “!

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