Salviamo Said

Salviamo Said

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E' già un mese che io e Antoine non ci frequentiamo più.
Purtroppo la situazione economica dei miei genitori non mi permette di frequentare la stessa scuola di Antoine. Tarek e la sua banda continua a minacciarmi. Ma ha saputo da mia madre che Antoine è andato a testimoniare contro Tarek.

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Dopo l'arresto di mio cugino Tarek e il ritorno di mio fratello Abdelkrim in Algeria, i miei genitori comprendono che, se fossimo rimasti in quel quartiere, anch' io avrei potuto incontrare amicizie sbagliate. La Camille Claudel è frequentata da molti bulli e ragazzi disinteressati a studiare. Il nostro quartiere è difficile, c'è molto degrado e i servizi sociali mancano.

...una domenica avevo voglia di andare sul terrazzo, non mi capitava mai di andare su, mentre salivo sentì delle voci e senza farmi vedere spiai e vidi Abdelkrim tenuto da due scagnozzi di Tarek e quest'ultimo che lo picchiava, voleva indietro i soldi che mio fratello aveva preso dalla valigia.

Le vacanze estive sono concluse, è il primo giorno di scuola, è una giornata grigia e piovosa, la tristezza mi fa compagnia, ma sono rassegnato e m'incammino.
Affronterò la solita baraonda, con i suoi rumori, grida e sghignazzi. Imparare nuove cose non mi entusiasma, né provo curiosità o interesse.
Mi piacerebbe camminare sulle strade della solitudine e affondare i piedi nella sabbia mentre il sole mi stordisce la mente; invece sono qui, in classe, seduto all'ultimo banco, vorrei essere invisibile.

Settembre.... la scuola è ormai ricominciata, alla fine della prima dura giornata scolastica, tornai a casa soddisfatto di alcuni cambiamenti: Il prof. Teophile sembrava esser diventato molto più simpatico, in classe erano arrivati due nuovi compagni dal fare gentile, ma la telefonata della mia maestra Nadine che mi augurò un buon inizio, fu la cosa che più mi riempì l'animo di gioia, lei, non si era dimenticata di me......

Finale vincitore!
Quella insolita sensazione di vertigine non mi ha abbandonato per tutto il viaggio ed ora, mentre sistemo i capelli scompigliati dal vento, é divenuta quasi insopportabile. I gradini si avvicendano lenti sotto i miei piedi, la mano sinistra é tornata sul corrimano e la destra stringe saldamente l' inseparabile "ventiquattrore". Neanche il mio impeccabile abito blu mi protegge da questo disagio.

Non sarei mai andato a scuola e sentire di nuovo quel rumore, ma dovevo farlo. Il primo giorno fu il più chiassoso e il più stancante di tutti. Antoine aveva cambiato scuola, ed io mi sentivo solo e triste.

Settembre è giunto ed anche è arrivato il momento di ritornare a scuola. Il mio nuovo primo giorno da studente di seconda media incomincia con molta confusione e pieno di chiacchiere. Entro nelle mia aula e rivedo tutti i miei compagni e mi rattristo perché non c'è Antoine ad affrontare il nuovo anno scolastico insieme a me. La realtà sembra ferma solo il tempo e i miei affetto sono passati.

Abdelkrim, dopo aver rubato parte dei soldi, dati in custodia da Tarek per pagare i fornitori di droga, fu minacciato di morte dallo stesso. Il ragazzo, sicuro che Tarek avrebbe messo in atto la sua minaccia, fuggì via e si nascose.

Mi è arrivata una lettera di Antoine, purtroppo non molto bella... si trasferisce in un'altra città per avere un futuro migliore, fin quando non diventerà grande e sceglierà da solo il proprio destino. Mancherà non solo a me, ma a tutta la classe ne sono certo. I miei genitori hanno deciso di fare una vacanza al mare per distrarsi da tutte quelle cose che sono accadute non poco tempo fa.

Dopo che Antoine ha lasciato la Camille Claudel per andare alla Van Gogh e Samira si è trasferita, io non ho più nessuno con cui parlare e sfogarmi così ho deciso di scrivere una lettera a Nadine per raccontarle i miei problemi alla Camille Claudel. Le ho raccontato anche i miei problemi in famiglia con Abdelkrim e Tarek e le ho scritto che mi sentivo davvero abbattuto e che non sapevo se sarei riuscito a superare l'anno di scuola che mi aspettava. Nadine mi rispose appena il giorno prima che ricominciasse la scuola.

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Ero rimasto molto turbato dal giorno in cui aveva visto mio cugino Tarek picchiare mio fratello Abdelkrim .
Mio padre per salvare mio fratello Abdelkrim lo mandò in Algeria e lui fu molto felice perché aveva cercato sempre il modo di uscire dalla banda.

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